Le sfide che il career counseling e il vocational guidance debbono essere in grado di raccogliere in un'epoca di marcata incertezza e di crisi socioeconomica come quella che stiamo vivendo sono decisamente numerose ed impegnative. Per chi si occupa del futuro è sempre più difficile e rischioso avanzare previsioni ed assumersi la responsabilità di indicare scenari futuri, prospettive ed opportunità.
Chi si occupa oggi di orientamento si
trova sempre più frequentemente nella necessità di dover suggerire come
gestire i rischi, come affrontare l'incertezza, come accettare la
procrastinazione di rinforzi e gratificazioni, come trasformare
l'indecisione e l'incertezza in opportunità e come procacciarsi nuovi ed
efficaci strumenti culturali. Per la costruzione di un futuro
professionale in grado di influenzare positivamente la qualità della
vita delle persone, è necessario continuare ad ipotizzare come sia
possibile, nonostante tutto, aiutare le persone a persistere, a
lasciarsi guidare dai propri valori, interessi ed aspirazioni, a
mantenersi ancorati ai propri desideri di autodeterminazione e di
realizzazione personale. Si tratterà anche, però, di stimolare la
rappresentazione di scenari professionali implicanti frequenti ed
eterogenee interazioni, partecipando alle quali le persone saranno
invitate a manifestare disponibilità al cambiamento e capacità di
adattamento a situazioni diverse e sempre più multiculturali.
Tutto questo è e sarà richiesto a
tutti a prescindere dalla formazione intrapresa o dal tipo di lavoro che
sarà svolto, ma l'orientamento e il career counseling sono pronti a
fornire supporti adeguati in presenza di queste nuove sfide?
Come si stanno attrezzando per farlo?
Quali, attualmente, sono le ipotesi che possono essere considerate maggiormente promettenti?
Quali procedure e strumenti si dovranno privilegiare?
Quali coinvolgimenti e partecipazioni dovranno essere stimolati e realizzati?
Quali competenze dovranno dimostrare di possedere i professionisti dell'orientamento e del career counseling?
Come si stanno attrezzando per farlo?
Quali, attualmente, sono le ipotesi che possono essere considerate maggiormente promettenti?
Quali procedure e strumenti si dovranno privilegiare?
Quali coinvolgimenti e partecipazioni dovranno essere stimolati e realizzati?
Quali competenze dovranno dimostrare di possedere i professionisti dell'orientamento e del career counseling?
Nessun commento:
Posta un commento